Il web magazine Woman to be realizzato da giovani studentesse in Afganistan grazie ad un progetto tra la Cattolica e la Herat University
Giovani giornaliste afgane attraverso reportage in rete mostrano la realtà della donna nel proprio Paese. Una bella iniziativa sostenuta dall’Università Cattolica del Sacro Cuore, grazie al contributo della Fondazione Fondiaria Sai, in collaborazione con l’Università di Herat.
Questo risultato proviene dal corso intensivo di reportage giornalistico che si inserisce nel progetto di collaborazione che la Cattolica ha con la Herat University finalizzato a migliorare la condizione della donna in Afghanistan, specie rispetto alle tematiche dei media. Chiuso o a giugno, con ben 15 donne sul totale di 25 studenti, il corso è stato un successo.
Fornite di macchina digitale e software per l’elaborazione immagine, le giovani studentesse afgane hanno dato vita alla serie di reportage che sono raccolti nel web -magazineche ha l’eloquente titolo Women to be, nel quale queste giovani donne afghane danno uno spaccato sulle donne afghane, a tutto tondo.
L’intero progetto vede un anno di pubblicazioni assistite per poi affidare il magazine solo alle giornaliste afghane. Inoltre è allo studio la realizzazione di un corso di formazione dell’Università Cattolica, per alcune giornaliste selezionate, con stage presso alcuni media italiani per fine 2010.
Il web magazine www.womentobe.com, ideato e voluto da Giulia Ligresti, presidente della Fondazione Fondiaria Sai, ospita dunque i reportage realizzati ad Herat ed apre alla vista occidentale il cuore di una terra che soffre ancora e in cui le donne sono colpite a fondo.
Il mondo virtuale è anche in questo caso una porta che permette di riaffermare la dignità e la speranza di un Paese martoriato, in cui proprio le donne alzano la testa e la videocamera in maniera responsabile per rendere le donne afgane le vere protagoniste di un fondamentale importante processo di rinascita e di crescita.